31 dicembre 2012

Best Albums of 2012

Signori e signore,culi belli e culi brutti,scimmie computerizzate e maya in ritardo dal 21 dicembre attaccatevi alla scrivania e iniziate a dare uno sguardo alle classifiche finali 2012 per quanto riguarda la sezione album.
Sfatiamo un mito:non è vero che al giorno d'oggi la musica fa schifo,che quaranta anni fa si suonava meglio,c'erano più idee eccetera eccetere. Chi lo dice è un nostalgico del cazzo che non riesce a muoversi nei tempi moderni. Il motivo principale è perchè non sa dove cercare.
Ora fanculo le classifiche. Sono brutte,non hanno senso,sono scontate e sono roba da hipster incalliti con i baffi gialli e neri,quindi una volta all'anno si possano anche fare odiandoci con tutto il nostro cuore per averle fatte.

Questa è la top 5 de La Ritournelle360.

5

Flying Lotus: Until the Quiet Comes.

Ennesimo capolavoro del produttore di Los Angeles che oramai dimostra una capacità assoluta nel distreggiarsi fra numerosi generi e amalgamare il risultato in canzoni luccicanti e eternamente profonde. Un gradino sotto Cosmogramma,ma solo perchè quel disco è la perfezione fatta cd.

4

Four Tet: Pink

Four Tet ha chiuso il cerchio. Queste otto canzoni rappresentano una miscela tra dance,house ed elettronica che colpisce al primo ascolto. Finchè il ragazzo continuerà a produrre album del genere la gente avrà di che ballare negli anni anni a venire. Recensione Locked


3

Dirty Projectors: Swing Lo Magellan

L'album della consacrazione per il sestetto di Brooklyn. Centro perfetto. Melodie che si avvicinano alla perfezione. Se non vi basta questo per ascoltarlo,non so che altro fare. Recensione album


2

Tame Impala: Lonerism

Un album che sembra uscito dagli anni psichedelici e hippie sul finire dei sessanta dello scorso secolo. Invece questi "tipetti" qua sono dei giorni nostri e vengano dalla terra dei canguri,la magnifica e selvaggia Australia. Il loro sound sorprende e spiazza in maniera incredibile. Non vi resta che chiudere gli occhi e partire per il viaggio sul pianeta Lonerism. Lunga vita alla psichedelia!


1

Beach House: Bloom

Non c'è motivo alcuno per non dare la palma di miglior album ai Beach House. Vi rimando alla recensione fatta da questo blog tempo fa. Lì troverete tutti i motivi per cui il duo di Baltimora al momento è la migliore band sulla faccia della terra. Beach House-Bloom Recensione


19 dicembre 2012

Dirty Projectors- Swing Lo Magellan




Delicatezza,genio,follia,poesia,avanguardismo dei giorni nostri,melodie celestiali.
C'è tutto questo nel nuovo album del sestetto americano Dirty Projectors,che continua a stupire per l'incredibile vena artistica dimostrata ad ogni uscita di un nuovo lavoro. 

Swing Lo Magellan arriva tre anni dopo l'acclamatissimo Bitte Orca che li aveva proiettati nel paradiso delle indie band più innovative dei tempi moderni. Un successo di critica devastante che li ha fatti conoscere anche al grande pubblico attento ai suoni raffinati. Il nuovo album è stato scritto, registrato e prodotto dal frontman del gruppo Dave Longstreth.

Questo è il sesto album in studio di un gruppo che non finisce mai di stupire. Dodici tracce che ti lasciano il sorriso sulle labbra per l'incredibile varietà di suoni e melodie presenti all'interno di ogni canzone. Si passa da pezzi più sperimentali ad altri di una semplicità disarmante ,che proiettano la mente dell'ascoltatore in alto nel cielo. Un cielo azzurro,il più azzurro che abbiate mai visto e dove potete fare tutto quello che volete. Volare,cenare su di una nuvola con donne e uomini dell'antica Grecia pronti ad accogliere ogni vostra richiesta.

I pezzi di questo album vengono smontati e rimontati a proprio piacimento da una band che sembra nel pieno della maturità artistica e compositiva, conscia ormai di ogni singola nota da mettere nel suo posto prediletto all'interno di ogni singola canzone.
Ogni strumento si incastra con gli altri nella maniera esatta e le melodie che vengono fuori sono assolutamente perfette.
Per certi versi ricordano i Beatles ,per altri i più vicini(intendo in termini di tempo) Vampire Weekend.
Fondamentale è la sezione delle percussioni che esplora diversi generi:si passa dal rock americano anni 90 all'Africa senza che nessuno se ne accorga. Alla classica batteria vengono sovrapposti altri suoni di percussioni che rendono i pezzi “anarchici” nel senso più positivo del termine. Le canzoni più significative sotto questo punto di vista sono le meravigliose “About to Die” e “The Socialites” (la più Vampire Weekendiana di tutte forse).
Un album dove non ci sono cali di creatività e che presenta picchi elevatissimi in canzoni dove il ritmo rallenta per lasciare spazio a melodie celestiali. Su tutte “Swing Lo Magellan”,la straordinaria “Dance for You”(unica nella sua incredibile semplicità ed efficacia) e “Just from Chevron”.
Un lavoro che non ti lascia mai sazio e, con una voglia irresistibile di essere su quella nuvola , cenando con quegli ometti dell'antica Grecia pronti a farti ascoltare per l'ennesima volta questo meraviglioso disco.
Chapeau

Canzoni consigliate: About to Die,The Socialites,Just from Chevron, Dance For You





06 dicembre 2012

XXYYXX | XXYYXX


All'anagrafe conosciuto come Marcel Everett,ai più come XXYYXX. Dj/producer proveniente da Orlando,Florida,Usa. A tipi come lui si appiccica bene addosso l'etichetta di prodigio musicale. Giovane prodigio. Ebbene si Marcel alla "veneranda" età di 16 anni sforna un album dall'incredibile varietà di suoni e dimostra una maturità compositiva e produttiva fuori dal comune che fa gridare al miracolo. I suoi sono i suoni del futuro. Post-dubstep,elettronica,bassi dirompenti che s'incontrano,questi sono gli elementi principali. La sensazione che si riceve ascoltando questo lavoro è di potenza e calma nello stesso istante:è come se i dinosauri ,dominatori della terra milioni di anni fa,incontrassero chi domina la terra adesso(l'uomo) per unirsi e formare un binomio dall'incredibile forza e intelligenza. Ogni singolo colpo di cassa assomiglia ad una pulsazione del cuore;forte,potente,tremendamente viva. Questo lavoro è tremendamente vivo e l'ascoltatore rimane affascinato dalla volontà dell'autore di esprimere questo concetto. Marcel ci porta piano piano dentro il suo universo e il lavoro diventa sempre più interessante. Mano a mano che le tracce si susseguono afferriamo ciò che l'opera ci vuole trasmettere e ne rimaniamo colpiti sempre di più. Canzoni come Fields e Forest Fires (solo per citarne due) hanno una potenza devastante,che spiazza e conquista nello stesso istante al primo ascolto. Potenza si è detto,ma anche straordinaria calma. Suoni celestiali che fanno continuare un immaginario viaggio alla scoperta di luoghi mai esplorati e dai colori freschi,vividi,luccicanti. Musica dal futuro .Il futuro è dalla parte di Marcel. Il presente anche.

Canzoni consigliate:  Good Enough, Set It OffNever Leaves, Love isn't Made.


19 novembre 2012

MGMT- Congratulations




Salto temporale nel mese psichedelico. Ci immergiamo nell'ultimo decennio appena trascorso con un disco uscito nel 2010.
Loro sono gli MGMT, band che due anni e mezzo prima era salita alla ribalta nella scena internazionale per il suo primo lavoro “Oracular Spectacular”. Un disco sicuramente ben riuscito e supportato da alcuni singoli dall'immediato impatto sonoro.
Con “Congratulations” il duo Americano va però oltre le canzoni tutte synth e piene di echi anni ottanta del primo lavoro. Entrano in gioco svariate caratteristiche che conducano il sound dei MANAGEMENT verso porti solo lontanamente accennati in precedenza. Chitarre sixties,dal vago sapore Pinkfloydiano che guidano il suono dei pezzi. La gioia dell'indie-pop che che viene smontata e rimontata da una psichedelia riarrangiata e influenzata dal nostro presente e quindi adatta ai tempi proprio perchè fatta nei giorni in cui viviamo e non 30-40 anni fa.
Un album compatto da ascoltare nel suo totale perchè,sicuramente non ci sono i singoloni che caratterizzavano il disco precedente,ma troviamo tanti pezzi interessanti e godibili nella loro ottima produzione.
“It's Working” ci proietta subito nelle atmosfere in precedenza citate. Una generale schizofrenia
nella struttura del pezzo che perdura per tutto il resto dell'album .
A canzoni più sperimentali come “Siberian Breaks”( il capolavoro del cd; 12 minuti in cui si mescolano 3-4 tracce completamente diverse fra di loro) si alternano pezzi in cui torna fuori la verve pop degli MGMT(I Found a Whistle,Brian Eno ,lo splendido finale acustico di Congratulations). Una verve che però non casca mai nella banalità e che riesce ad attrarre l'ascoltatore anche dopo svariate riproduzioni.

Canzoni consigliate: tutte.Degne di una citazione: Siberian Breaks,Song For Dan Treacy,Flash Delirium,Congratulations,It's Working.

Qua potete trovare il link per ascoltare l'intero album: Streaming album



10 novembre 2012

Pink Floyd - The Piper at the Gates of Dawn




21 Febbraio 1967: ad Abbey Road cominciano le registrazioni de “The Piper at the Gates of Dawn” primo album in studio della neonata band Pink Floyd. Il gruppo è un quartetto ed è formato da Nick Mason alla batteria,Roger Waters al basso e alla voce,Richard Wright alle tastiere ed infine da Syd Barrett alla chitarra e alla voce ( tra l'altro nello stesso periodo ad Abbey Road un altro piccolo gruppo,i Beatles,stava registrando Sgt Pepper's,bei tempi non dico altro!).

5 Agosto 1967: Esce il suddetto album,la musica psichedelica,la musica in generale non sarà più la stessa. Syd Barrett è la mente dietro a tutto,sarà il suo primo ed unico album con i Pink Floyd nonchè suo lascito alle generazioni future. Barrett ci porta a compiere un viaggio inter galattico nella sua mente,che probabilmente lui stesso fece grazie al frequente uso di LSD.
Non vorrei annoiarvi con una semplice lista delle 11 canzoni presenti in questo capolavoro,non ne varrebbe la pena,ognuno è libero di interpretarle a suo piacimento. Ogni traccia ha una storia a sé che però si collega alla precedente in qualche modo nella nostra mente e le rende uniche,storiche. Da Astronomy Domine fino a Bike sono quasi 42 minuti in cui l'ascoltatore resta ammaliato dai suoni che escano e si mischiano nel suo cervello,rendendolo partecipe di viaggi spaziali,di gatti chiamati Sam,di madri Matilda,di hobbit Grimble Grumble ecc ecc.

11 traccie 11 storie a sé. Una vale la pena raccontarla ed è la settima canzone.
Si chiama Interstellar Overdrive ed è la magnificenza fatta musica,arte allo stato puro. Essa è la cronaca di un viaggio umano all'interno dell'universo e ci porta verso i punti più profondi dello spazio al di fuori di questo mondo,ce li fa vedere ,li tocca materialmente. Parte e finisce con un riff di chitarra che tiene il contatto con la terra. Nel mezzo c'è una jam session in cui ogni strumento va per la sua strada. C'è un' unica regola; a turno uno strumento segue un ritmo prestabilito e gli altri improvvisano intorno a questo ritmo ,tessendo tele non visibili ad occhio umano ma che vengono captate solo dall'udito. La versione in studio dura 9 minuti ma i Pink Floyd suonavano questo pezzo ogni sera nel locale londinese UFO e lo facevano durare una ventina di minuti,improvvisando sempre tutto.

Sogni lucidi,giardini con enormi alberi senza forma,scale mobili verso l'universo,nuvole arancioni che incontrano altre nuvole azzurre e fanno l'amore,l'arca di Noè che esiste davvero e viaggia sulle scale mobili mentre Syd Barrett tesse le trame di questo viaggio onirico all'interno dello spazio. Siamo nella via lattea,lui prova a farci vedere cosa c'è fuori,la sua chitarra freme,sola,unica,non ammaestrata e sprizza tonalità di colore mai viste prima dalla musica di quegli anni. HOORAY


BUON ASCOLTO







05 novembre 2012

Sweet Smoke - Just a Poke


Sweet Smoke – Just a Poke

Novembre è un mese noioso. Non c'è nulla di interessante,il clima diventa sempre più freddo,la pioggia ci accompagna nelle nostre giornate che si accorciano sempre di più. Quindi LARITOURNELLE360 ha deciso di allietare le vostre giornate con un intero mese dedicato agli svarioni del rock psichedelico . Su questo blog, in questi 30 giorni, troverete roba psichedelica che parte dagli anni 60 del secolo scorso per arrivare ai giorni nostri. Come al solito tutta musica di primissima scelta.


Chi sono gli Sweet Smoke?A parte il nome molto “emblematico” sono una band nata a Brooklyn nel 1967 e rappresentante il movimento hippie di quegli anni tant'è che prima della fine degli anni 60 se ne andarono tutti a vivere in una comune in Germania. Il primo LP pubblicato dal gruppo uscì nel 1970 e prese il nome di “Just a Poke”. Molto presto divenne un album cult per gli amanti del genere e per tutta la scena underground europea prima,americana dopo.
Il lavoro può essere diviso in tre parti. Sul lato A del vinile troviamo Baby Night(che include anche il pezzo Soft Parade),mentre sul lato B c'è un unica canzone chiamata Silly Sally.
Gli Sweet Smoke racchiudano nel loro repertorio una svariata mole di generi miscelati tra di loro che rendano il loro sound particolare e vario. In questi 33 minuti e 2 secondi si possono ritrovare elementi che passano dalla progressive al jazz al funk, al rock, a ritmi tribali. Il tutto con una psichedelia in sottofondo che lega tutto.
Have a nice trip!
Sincerely
LARITOURNELLE360


24 ottobre 2012

MS MR - Candy Bar Creep Show



La prima cosa che ho scoperto su questo duo è l'autodefinizione che hanno dato al loro genere,ovvero "Tumblr-Glitch Pop-Soul Fuzz-Electroshock". Ora tra le miriadi di band che ogni giorno spuntano fuori nell'enorme galassia chiamata internet è normale che devi far di tutto per convincere le persone a sentire il tuo gruppo;una volta bastava principalmente la musica,ma oramai i tempi sono cambiati e il modo in cui presenti il tuo prodotto deve essere indubbiamente accattivante e farsi in qualche modo notare. La seconda cosa che ho letto è che la musica di questi due newyorkesi è stata accostata ai lavori di gente come Florence & The Machine,Grimes e Lana Del Rey. Tendenzialmente non proprio una cosa che invogli molto all'ascolto, almeno per i miei gusti musicali,quindi non c'erano molti motivi per ascoltare il loro primo ep uscito per l'etichetta Chess Club. Non so di preciso perchè ho premuto il tasto play sul mio mac ma mi sono dovuto ricredere al primo ascolto.
MS sta per Lizzy Plapinger,Mr sta per Max Hershenow e questo duo fa del tranquillo pop senza pretese di rivoluzionare la scena musicale contemporanea. Ma quello che fanno,lo fanno bene. La voce di lei ricorda molto quella di Florence Welch ma rimane più timida,chiusa,personale,quasi folkeggiante in alcuni tratti e perfettamente a suo agio per questo tipo di musica.
Le quattro canzoni che compongono questo ep rimandono ad un senso di familiarità dato dall'atmosfera che i pezzi creano intorno a sè. Sai perfettamente cosa ti aspetta e cosa troverai nei quasi 18 minuti del disco ,ma sei attratto lo stesso perchè al contrario di gente come Florence e Lana Del Rey il lavoro degli MS MR è genuino e si sente. D'altronde le cose familiari danno all'uomo un senso di tranquillità che lo fa sentire calmo e a proprio agio. Questo è l'effetto che Candy Bar Creep Show fa. 
Tranquillità e per oggi basta questo.

17 ottobre 2012

Throwing Snow - Clamor EP


I lavori di questo DJ/Producer inglese sono come il respiro affannoso di un uomo che sta per annegare ma riesce, grazie alla sua forza di volontà, a salvarsi. Tornato a riva la sua voce è strozzata,quasi un rantolio ma comunque si sente,riesce a farci capire quello che ha provato quando era in mezzo alle onde. Provate a farvi questo viaggio mentale e poi ascoltate i 4 pezzi che compongono questo EP(l'ultimo è un remix di Gold Panda).
L'atmosfera che pervade l'intero disco è qualcosa che ha molto a che fare con il termine glaciale.
Clamor è qualcosa che ti fredda e ,unita al vago senso di epicità presente nel pezzo, ti lascia senza fiato e totalmente coinvolto nell'ascolto.
Perca ha un beat più dance ma è solo il vestito sopra il corpo di un'essere umano; il pezzo si evolve in un crescendo che non sembra mai avere un punto d'incontro con il mondo. Insensatamente bello.
Brook sembra il suono delle onde che senti in riva al mare. Come se tu un giorno d'inverno vedessi un uomo in mezzo al mare che tenta disperatemente di salvarsi. Tornato a riva,lo soccorreresti e lui ti parlerebbe con la voce strozzata,quasi come un rantolio. Non avresti problemi a capire quello che dice.

Qui sotto lo streaming dell'intero EP

09 ottobre 2012

Daphni(aka Caribou,aka Dan Snaith)


è uscito ieri in Europa JIAOLONG(pronunciato jow-long) il nuovo progetto orientato alla musica dance dell'artista Canadese Dan Snaith,conosciuto ai più per la sua band Caribou, i cui ultimi due album sono stati idolatrati(giustamente aggiungerei) dalla critica internazionale. Insieme ai Radiohead ultimo grande innovatore del rock moderno(che rock non è più a questo punto), Dan ha girato il mondo nell'ultimo anno proprio come supporto nel tour degli Oxfordiani e proprio in tour ha concepito questo nuovo lavoro sotto lo pseudonimo di Daphni. Molte volte si è ritrovato a fare dj sets nelle località dove si tenevano i concerti e,a sentire lui,proprio questo modo di fare musica ha influenzato notevolmente il prodotto finale di JIAOLONG. 

L'artista ci da un'idea di cosa aspettarci con queste frasi: "I'd fallen back in love with moments in small, dark clubs when a DJ puts on a piece of music that not only can you not identify but that until you heard it, you could not have conceived of it existing. In contrast to live concerts where bands predictably string together the songs from their most recent album, DJs have the potential to blindside you, be genuinely surprising"

Lo scopo del suo lavoro è sorprendere,come del resto ha sempre fatto. Ci riesce ancora. 

Tracce consigliate:Ye ye, Yes I Know

Qua lo streaming dell'intero album: http://soundcloud.com/caribouband/sets/daphni-jiaolong/


02 ottobre 2012

Amen Dunes

Amen Dunes  è il progetto solista di Damon McMahon. Girovagando un pò sul web ho scoperto che ha pubblicato già un album solista e che era membro di una band chiamata Inouk, con all'attivo un ep e un album rilasciati per l'etichetta indipendente Say Hey. Sotto il nome di Amen Dunes ha realizzato ,fino ad ora,due lavori sulla lunga distanza. Il primo prende il nome di DIA ed è uscito nel 2009,mentre l'ultimo si chiama Trough Donkey Jaw ed è stato fatto uscire sotto la Sacred Bones Records nel 2011. Sopratutto in quest'ultimo è emerso il suono ricercato dall'artista. Un suono che riprende,su tutti,
vecchi lavori di gente come Syd Barrett e Velvet Underground ,quindi incisioni lo-fi,psichedelia anni sessanta,melodie che sono classiche e oscure allo stesso tempo. Rispetto al precedente lavoro,Trough Donkey Jaw risulta sicuramente più curato dal punto di vista del mixaggio e del lavoro di studio,cosa che ha fatto uscire molto meglio il disco e che lo ha portato ad avere un discreto successo nella critica alternativa di oggi giorno(7.5/10 su pitchfork per fare un esempio).
L'album scorre piacevole tra deliri psichedelici e passaggi folk(For All) che ben si amalgamano tra loro.

Per chi non lo sapesse, stasera terrà un live presso il The Tube a Lucca, inizio ore 22:30. Un buon modo di passare il martedì sera.

Intanto ecco un assaggino di Through Donkey Jaw,la splendida Christopher.




25 settembre 2012

ABADABAD- The Wild EP


ABADABAD- The Wild EP



ABADABAD is dangerous,tape relic'd, guitar rock from a land of perpetual summers of dreamy ladies. These moments and dreams happen somewhere in Aliston,MA

Loro sono una band originaria di Aliston,Massachusetts,vicino Boston e dopo qualche singolo fatto uscire negli ultimi sei mesi hanno dato alla luce il primo ep il 12 settembre. Esso è composto da 7 tracce. La loro musica spazia molti generi e ,pur non inventando nulla di nuovo, questo quintetto riesce a catturare l'attenzione al primo ascolto . Tutto sembra essere rivestito da una patina anni sessanta. Voce carica di riverbero,chitarre prese in prestito dalla surf music californiana. Su questo primo velo si instaurano echi di dream pop(pianoforti dolci) e di lo-fi(sopratutto nella finale Little Sunrise) che si riflettano sull'andamento dei pezzi,la maggior parte dei quali trasmette un senso quasi nostalgico. 
Immaginate l'estate appena terminata e pensate di essere su una spiaggia ,al calar del sole, con un mojito in mano. Tendenzialmente è questa la sensazione che queste sette canzoni vi lasciano. Caldo,caldo ormai passato. Nostalgia. Voglio un'onda e un mojito.

Sotto lo streaming e qui il free download dell'intero EP: 
www.mediafire.com?kuowylhvodw6y6i


17 settembre 2012

Four Tet- Locked


Four Tet è un dj e producer londinese attivo oramai da più di 13 anni. Era il 1999 quando uscì il suo primo album chiamato Dialogue. Nel corso della sua carriera ha esplorato diversi territori musicali,tant'è che i suoi lavori sono stati influenzati da elementi derivanti da svariati generi: dall'hip-hop all'elettronica, dal jazz alla techno ,fino ad arrivare all'utilizzo di strumenti veri e propri usati nei propri live. Nelle sue ultime produzioni Kieran Hebden(che è il suo vero nome) è stato molto influenzato dalla musica house.
Proprio pochi giorni fa è uscito il suo ultimo lavoro ,chiamato Pink, per la Text Records,un cambio di etichetta, dopo che i precedenti erano sempre usciti per l'etichetta indipendente Domino.
La Ritournelle vi propone il primo pezzo del nuovo album che ha il nome di Locked. Un pezzo in cui le percussioni recitano un ruolo primario. Ritmiche incessanti,assidue,che si ripetano lungo tutta la durata della canzone e che ipnotizzano l'ascolto . Ogni strumento è inserito in un punto strategico,man mano che il pezzo cresce se ne inseriscano di nuovi,fino a che il pezzo non svanisce in maniera dolce,lenta e perfetta attraverso la melodia che il synth ha tenuto per tutta la canzone.  

12 settembre 2012

Atoms for Peace- Default

Qualsiasi cosa che tocca Thom Yorke ,di solito,diventa magia. A sentire questa prima traccia del suo nuovo progetto,Atoms for Peace, la regola sembra confermata. Un pezzo che ti entra dentro al primo ascolto e non va più via. Le caratteristiche? Assomiglia al Thom Yorke di "The Eraser" mischiato alle ultime collaborazioni che l'artista di Oxford ha fatto con il duo berlinese di musica elettronica Modeselektor.
Synth,batteria pressante che si ripete per tutta la canzone,basso presente nei momenti giusti,suoni non prettamente musicali in sottofondo ed infine la solita voce di Thom a legare il tutto.


Ora un pò d'informazioni per chi non sapesse chi sono gli Atoms for Peace: oltre al frontman dei Radiohead troviamo Nigel Godrich (di cui ci siamo già occupati quando parlammo del suo progetto solista Ultraìsta) alla chitarra e alla tastiera,alla batteria Joey Waronker (che vanta collaborazioni con gente come Beck,Smashing Pumpkins,Elliott Smith e R.E.M.),il brasiliano Mauro Refosco alle percussioni ed un "certo" Flea al basso che non penso abbia bisogno di presentazioni.
L'album dovrebbe uscire nei primi mesi del 2013 e questo pezzo aumenta vertiginosamente la curiosità per l'uscita.


07 settembre 2012

Beach House - Bloom


Beach House – Bloom

Lo chiamano Dream Pop. Pop Sognante. Quindi il viaggio inizia quando chiudi gli occhi. Chiudo gli occhi. Chiudete gli occhi.

Parte Myth e tutto riprende da dove ci avevano lasciati. Drum Machine iniziale e subito la chitarra di Alex Scally che ci riscalda e da il benvenuto ai visitatori. Basso pulsante(bass pedal suonato da Alex) ,synth e poi,come se arrivasse da un altro pianeta,la voce di Victoria Legrand. La formula è la solita,non è cambiata,ma è tutto meravigliosamente bello.
Wild parla di tempi passati,di problemi familiari e del poco tempo che ci è concesso in questo mondo,il tutto condito da un arrangiamento musicale quasi epico,che si adatta alla perfezione alla voce sinuosa della Legrand.
Il viaggio continua e vi trovate davanti Lazuli. Siete davanti ad un enorme giardino verde riempito di lapis lazuli.Il Lapis Lazuli è un' antica pietra preziosa azzurra trovata molto spesso nelle tombe degli antichi faraoni egizi. Avanzate nell'erba,correndo. Dal cielo s'intrecciano la voce e la chitarra del duo di Baltimora. Victoria culla la vostra permanenza cantando in continuazione “like no other,you can't be replaced”. State bene,tutto luccica nei vostri occhi e nelle vostre orecchie.
Uscite dal giardino,vi guardate intorno mentre ascoltate Other People. Ennesima gemma in un disco in cui non c'è una singola canzone che stona. Volete saltare felici,fatelo,non c'è motivo di preoccuparsi del resto del mondo,nessuno riuscirà a cambiare il vostro stato d'animo.
Tutto scorre come in un fiume,ma l'acqua brilla come se fosse riempita di piccole gemme che danzano al ritmo di musica. Non vi resta che farvi cullare dalla corrente e godervi il resto del viaggio.
Arrivate,quasi senza accorgervene,alle ultime quattro canzoni. Quattro opere d'arte. New Year ha un ritornello che si avvolge intorno alla vostra mente e non va via,il tutto creato da un bridge che definire sogno musicale è riduttivo.
In Wishes tutti i vostri desideri diventano realtà. Insieme a Wild e On The Sea è il pezzo più epico dei dieci.
Non vorreste finire mai questo viaggio,il fiume è la vostra nuova casa e proprio quando vi sembra che nulla potrebbe farvi stare meglio parte On The Sea. La perla più preziosa,il quadrifoglio più verde,il cerchio perfetto. Un crescendo continuo,inarrestabile,scandito dalla meravigliosa voce della Legrand,mai così perfetta come stavolta e ,dalla chitarra di Alex ,che sembra uscire da ogni angolo del vostro mondo;semplice,emozionante,infinita,maestosa,gioia per l'udito.
Tutto scivola dolcemente in Irene ,pezzo in cui la chitarra va ad esplorare ambiti post-rock e perfetta conclusione dell'opera. Victoria accompagna il vostro risveglio con la sua voce soave che continua a ripetere “It's a strange paradise”.
Il viaggio finisce quando apri gli occhi. Apro gli occhi. Aprite gli occhi. É stato il mio,il suo,il vostro strano paradiso. 


04 settembre 2012

The Tornados-Telstar


Composto dal visionario produttore Joe Meek nel '62 per rendere omaggio al primo lancio di questa tipologia di satellite artificiale che si e' tenuto oltreoceano a Cape Canaveral, Telstar rappresenta una pietra miliare della musica elettronica.
L'impiego del Clavioline, precursore del sintetizzatore, come strumento principale e con il suo caratterisco vibrato ha permesso a questa composizione di stupire le orecchie di ascoltatori da tutto il pianeta.
In realta' sono stati i britannici "The Tornados" (per tramite della casa discografica Decca) a portare il successo in tutto il globo, riuscendo addirittura a scalare la Billboard statunitense e posizionarsi al primo posto (mai un brano britannico ci era riuscito prima di allora).
Un impatto planetario, degno di un Telstar.
L'influenza che questo pezzo ha avuto sui musicisti degli ultimi 50 anni e' notevole e più' volte la stessa atmosfera creata da Telstar si ripropone sotto varie forme.
In tempi più' recenti i "Muse" hanno reso omaggio a questo gran pezzo con il loro noto singolo cavalleresco "Knights of Cydonia" (per i più' triviali interesserà' sapere che George Bellamy, alla chitarra ritmica nei Tornados, era il padre di Matthew Bellamy frontman dei Muse).
Moltissime le reinterpretazioni di varie band e musicisti nel corso degli anni. 
Di notevole rilevanza, e che vi propongo di ascoltare, una versione rigorosamente fedele e toccante dei leggendari Ventures

Robert Margelli





01 settembre 2012

Ultraìsta- Bad Insect

Song Of The Day #3

Ultraìsta è il nome del nuovo progetto di Nigel Godrich,conosciuto ai più per essere il produttore dei Radiohead e per aver lavorato con altri grandi nomi della musica contemporanea e non(Paul McCartney,Beck,Travis,Pavement,Air su tutti). Dopo aver lanciato insieme a Thom Yorke e a Flea dei Red Hot Chili Peppers il super gruppo Atoms for Peace, ha trovato il tempo di creare una nuova band con Joey Waronker alla batteria(già reclutato per gli Atoms For Peace) e Laura Bettison  . L'album usicrà il 2 ottobre negli USA e il 15 dello stesso mese nel Regno Unito e negli altri stati europei. Intanto sul soundcloud del gruppo si possono già ascoltare 3 brani,che creano attesa e lasciano presagire qualcosa di molto interessante.

22 agosto 2012

Storia- Radiohead- Kid A



Che dire di un album così importante che ha marcato per sempre la mia visione del mondo? 
Un album monumentale che racchiude in sé il briciolo di coscienza che è rimasto in ogni essere umano, nascosto però dal progresso, il nuovo ordine mondiale e la società capitalistica. 
Un album che non ti rende triste, ma ti fa capire che la tristezza in fondo è una condizione umana che si nasconde e viene sconfitta dai momenti di vera felicità. 
Ti rende più maturo, profondo e inconsapevolmente su un gradino superiore rispetto all'umano " medio ". 
Questo cd ti resta dentro se bevuto tutto d'un fiato e ti ispira sempre quando lo riascolti. 
E' la fotocopia della crisi esistenziale moderna, dell'alienazione umana rispetto alle macchine a cui si è legato e da cui dipende in tutto e per tutto. 
Un lampo di sentimento in mezzo al freddo progresso , l'ultima preghiera prima di cadere nel baratro dell' auto distruzione umana. 
E' la bibbia di chi ha ancora il coraggio di scavare dentro di sé e non ha timore di interrogarsi. (Frédéric Mengozzi)








20 agosto 2012

Caribou-Jamelia




If I can't be a man, tell me what I am?
Tell me what I'm here for?
If I can't be the one, tell her what I've done
What good can I be?

Did I not do enough to save the two of us?
What more could I give her?
What more could I do to see her point of view?
Why can't I believe her?

You got to make the change
I can't take you no more
These things you know
Do go, oh, oh

Oh, Jamelia
You got to to go away

Oh, oh

You got to make the change
I can't take you no more
These things you know
Do go, oh, oh

Oh, Jamelia
You got to to go away
You can't come
Oh, oh












13 agosto 2012

Alt-J ∆ -An Awesome Wave



∆                                                 ∆                                              ∆                                   ∆                                                        

Il delta in matematica viene usato come simbolo per:

•una variazione o differenza finita tra valori matematici
•Un cambiamento macroscopico nel valore di una variabile matematica o scientifica
•Il discriminante delle equazioni di secondo grado
•Nella teoria degli insiemi,la scrittura A∆B indica la differenza simmetrica tra gli insiemi A e B
•La lettera delta minuscola viene usata come simbolo per un cambiamento microscopico nel valore di una variabile matematica o scientifica (thanks to wikipedia)

Il nome di questo quartetto proveniente da Cambridge proviene(ce lo spiegano loro su suondcloud) dal premere su una tastiera mac contemporaneamente alt e j,che insieme danno il simbolo del delta. Prendete gli ultimi radiohead e rendeteli più scarni,folk e poi aggiungeteci elementi di trip-hop alla portishead e qualcosa di dubsteb e di sonorità più elettroniche. Avrete ottenuto un bel cocktail di suoni che questi ragazzi cercano e riescono a mescolare bene,creando un “tutto” che rimane!
C'è n'è un po' per tutti i gusti in questo album,ad incominciare da il trittico iniziale Intro,Ripe & Ruin,Tessellate. Il primo è il pezzo più rock del cd ,il secondo è a cappella mentre Tessellate offre delle ottime percussioni che ricordano molto da vicino la dubstep. Non male come inizio.
Il resto del lp scorre che è una meraviglia con l'utilizzo molto spesso di cori azzeccati e con la voce di Joe Newman che s'interseca alla perfezione con la musica dei compagni come se fosse rum bianco in un Long Island.
Non c'è un solo pezzo che stona,tra ritmi stoppati, chitarre che cullano l'ascolto, l'album continua a stupire pezzo dopo pezzo. Meravigliose,in particolare, Something Good(il pezzo forse più radioheadiano),Dissolve Me, Bloodflood e Taro ma andrebbero citati tutti i pezzi.
Delta vuol dire cambiamento,differenza e la musica di questi ragazzi va molto vicino al significato reale di queste due parole. Che ∆ sia!




10 agosto 2012

Maribou State-Native E.P-


Maribou State- Native E.P-

I Maribou State sono un duo di londra con all'attivo già due ep precedenti a questa pubblicazione, un singolo e una manciata di remix che li hanno fatti notare nella miriade di gruppi underground della capitale inglese. Native ripresenta e consolida il suono dei due produttori anglosassoni. Il duo propone un fresco miscuglio tra sonorità più da club,house ,ambient e suoni che si possono ricollegare alla dubstep e ritmi tribali,sognanti. Il suono dei Maribou State si basa su delle linee di basso sempre efficaci e profonde che si muovono e tengono unita la canzone. Sopra queste linee si installano delle percussioni che molte volte si rifanno a ritmi primitivi,quasi tribali che si avvicinano alla dubstep. Le linee vocali sono un'altra delle caratteristiche fondamentali del gruppo. Sempre o quasi presenti,sono scelte con precisione e creano un'atmosfera sognante intorno al pezzo, come ad esempio in Rush Don't Run fatta insieme ad un altro interessante nome della scena inglese(Pedestrian). Da tenere d'occhio quando faranno uscire un album vero e proprio,probabilmente nei primi mesi del 2013. Intanto ascoltate e sognate insieme a loro