26 marzo 2013

Mount Kimbie - Made to Stray


Dopo quasi tre anni di silenzio, il prossimo 28 maggio ritornano i Mount Kimbie, duo inglese di musica elettronica che ottenne un discreto successo di pubblico e di critica con l'uscita di Crooks & Lovers nel 2010. Il "sophomore" dei due produttori d'oltremanica prenderà il nome di "Cold Spring Fault Less Youth" e tre giorni fa è stato anticipato dalla release dal primo singolo che farà parte dell'album.

La canzone si chiama "Made to Stray" e riprende le sonorità già usate in passato dal duo. L'approccio è pulsante, quasi duro e si mischia ai suoni ricercati e illuminanti che tanto sono cari a Dominic Maker e Kai Campos (aka Mount Kimbie). Novità interessante è che i due prestano le loro voci per le parti vocali del pezzo, cosa mai avvenuta prima.

Non vi resta che immergervi nell'ascolto ad aspettare il prossimo maggio per avere un album completo da giudicare.

Qua il link diretto per il free download del pezzo: bit.ly/WZmmU0

21 marzo 2013

Vampire Weekend - Step



I Vampire Weekend sembrano sempre un vecchio amico che ogni tanto rivedi e di cui ricordi subito le sue qualità migliori, la sua spontaneità e la sua capacità di farti sorridere all'istante.

Pochi giorni fa hanno rilasciato due nuove canzoni del loro terzo album, che prenderà il nome di "Modern Vampires of the City" ed uscirà il prossimo 6 maggio in Europa e il giorno successivo negli USA.

Vi proponiamo il primo dei due pezzi, dal titolo "Step". Una ballata moderna in cui si distingue il suono classico del gruppo di New York che accompagna la voce di Ezra Koenig. Il video e le liriche suonano come se un vecchio amico che non vedi da tanto tempo scrivesse un omaggio alla Grande Mela; dopo poco sorrideresti e capiresti che le sue qualità non sono cambiate. Un pò come i Vampire Weekend.


13 marzo 2013

Atoms For Peace - Amok



Luci e ombre. Salite e discese. Tuoni e silenzi. Passato e futuro. Genere e non genere. Compiacimenti e perplessità.
Il giudizio affrettato non si può legare a questo album, perchè  esso è troppo imprevedibile, lunatico e futuristico, come del resto lo è il suo compositore più famoso.

Thom Yorke continua per la sua personalissima ed unica strada iniziata da The Eraser  e per certi versi proseguita con i Radiohead de "The King of Limbs". Lo fa circondandosi di preziosissimi collaboratori (Flea, il sempre presente Nigel Godrich, Mauro Refosco e Joey Waronker) ma alla fine resta sempre e solo la sua creatura.

Luci e ombre, sentimenti e distaccamento. Un lavoro riuscito ma che non sempre è capibile o almeno non lo è ancora.

I nove pezzi sono studiati, studiatissimi (il lavoro di Nigel Godrich c'è e si sente) figli di una post-produzione elaboratissima. Questo fa sì che essi siano tecnicamente e musicalmente ineccepibili ma ogni tanto allontanano l'orecchio dell'ascoltatore dal concetto che questa musica vuole esprimere, trasmettere.

Ma anche se questo è un album del futuro i suoi momenti migliori rimangono quelli in cui Thom Yorke tesse la sua voce verso l'ambito in cui essa risulta più calata nel ruolo naturale dove è sempre stata usata.

La splendida "Before your very eyes", in cui la trama della chitarra va a sfumare in un synth profondo quanto la più imponente fossa oceanica, introduce l'uomo dentro la macchina giocosa della super band ed è uno dei passaggi più significativi dell'intero lavoro. "Default" ed "Ingenue" (due singoli tra l'altro) convincono ma non troppo (soprattutto la prima), mentre l'attacco del basso di Flea in Dropped è stupendo e per certi versi ricorda molto da vicino il periodo Radioheadiano dell'ultimo album.
La oscurità e la carica emotiva trasmesse dalla successiva "Useless" la rendono uno delle tracce più belle dell'intero cd. La voce di Thom che ripete incessantemente "Careless, i couldn't care less" emoziona e trascina l'ascoltatore dentro territori sconosciuti e istantaneamente nuovi, incontaminati, frutto di una delle mente musicali migliori dei nostri tempi.
Si passa poi a tre pezzi in successione in cui torna protagonista la chitarra; "Stuck Together Pieces", "Judge, Jury and Executioner" e "Reverse Running". Delle tre quella che convince di più è la seconda( la canzone che più si avvicina ai Radiohead di tutte le nove). Ma l'ingrediente migliore del lotto Thom & soci lo tirano fuori per ultimo. "Amok" è meraviglisosa, esiste e scompare, si muove ed è immobile allo stesso tempo.  Un suono incessante che sale, sale e sale sempre più in alto, tanto da metterti voglia di premere il tasto replay e riascoltare tutto dall'inizio.

Thom Yorke è un genio e come tale si diverte sperimentando e "giocando". Questo suo "giocattolo" funziona il più delle volte e quando lo fa ammalia, incanta e lascia esterefatti. Il trucco è lasciarsi andare, inserire il pilota automatico e godersi il viaggio.






08 marzo 2013

Gold Panda - Trust Ep



Trust rappresenta il ritorno sulla scena del prolifico dj e produttore inglese. All'anagrafe conosciuto come Derwin Panda per gli appassionati del genere semplicemente Gold Panda. Il suddetto ep contiene quattro pezzi di cui uno è un intro e ripropone il sound che ha reso famoso il musicista di Peckham, Londra.
Atmosfere fluorescenti che pescano un po' in qua e in là miscelando vari generi.
La bellezza, confermata anche in questo lavoro, sta nell'amalgamare il suono in una maniera che nulla rimanga fuori posto.
La musica di Gold Panda va di pari passo al battito di un cuore irregolare. Accellera e rallenta subito dopo, insegue farfalle in un giardino di fiumi ondulati e, nello stesso istante, si sdraia nel fiume lasciandosi trascinare dalla corrente verso lidi non immaginabili se non nella mente dell'ascoltatore.
Si passa dalle note più cupe di Trust al sogno collettivo di Burnt-Out Car In a Forest per finire con Casyam_59#02 una canzone che si adatta ad essere ripetuta infinitamente in una notte dove le stelle sono rappresentate da ogni singola nota di questa traccia.

I panda sono una specie in estinzione ma Gold Panda non ha bisogno di essere protetto: il futuro è dalla sua parte.