21 Febbraio 1967: ad Abbey Road
cominciano le registrazioni de “The Piper at the Gates of Dawn”
primo album in studio della neonata band Pink Floyd. Il gruppo è un
quartetto ed è formato da Nick Mason alla batteria,Roger Waters al
basso e alla voce,Richard Wright alle tastiere ed infine da Syd
Barrett alla chitarra e alla voce ( tra l'altro nello stesso periodo
ad Abbey Road un altro piccolo gruppo,i Beatles,stava registrando Sgt
Pepper's,bei tempi non dico altro!).
5 Agosto 1967: Esce il suddetto
album,la musica psichedelica,la musica in generale non sarà più la
stessa. Syd Barrett è la mente dietro a tutto,sarà il suo primo ed
unico album con i Pink Floyd nonchè suo lascito alle generazioni
future. Barrett ci porta a compiere un viaggio inter galattico nella
sua mente,che probabilmente lui stesso fece grazie al frequente uso
di LSD.
Non vorrei annoiarvi con una semplice
lista delle 11 canzoni presenti in questo capolavoro,non ne varrebbe
la pena,ognuno è libero di interpretarle a suo piacimento. Ogni
traccia ha una storia a sé che però si collega alla precedente in
qualche modo nella nostra mente e le rende uniche,storiche. Da
Astronomy Domine fino a Bike sono quasi 42 minuti in cui
l'ascoltatore resta ammaliato dai suoni che escano e si mischiano nel
suo cervello,rendendolo partecipe di viaggi spaziali,di gatti
chiamati Sam,di madri Matilda,di hobbit Grimble Grumble ecc ecc.
11 traccie 11 storie a sé. Una vale la
pena raccontarla ed è la settima canzone.
Si chiama Interstellar Overdrive ed è
la magnificenza fatta musica,arte allo stato puro. Essa è la cronaca
di un viaggio umano all'interno dell'universo e ci porta verso i
punti più profondi dello spazio al di fuori di questo mondo,ce li fa
vedere ,li tocca materialmente. Parte e finisce con un riff di
chitarra che tiene il contatto con la terra. Nel mezzo c'è una jam
session in cui ogni strumento va per la sua strada. C'è un' unica
regola; a turno uno strumento segue un ritmo prestabilito e gli altri
improvvisano intorno a questo ritmo ,tessendo tele non visibili ad
occhio umano ma che vengono captate solo dall'udito. La versione in
studio dura 9 minuti ma i Pink Floyd suonavano questo pezzo ogni sera
nel locale londinese UFO e lo facevano durare una ventina di
minuti,improvvisando sempre tutto.
Sogni lucidi,giardini con enormi alberi
senza forma,scale mobili verso l'universo,nuvole arancioni che
incontrano altre nuvole azzurre e fanno l'amore,l'arca di Noè che
esiste davvero e viaggia sulle scale mobili mentre Syd Barrett tesse
le trame di questo viaggio onirico all'interno dello spazio. Siamo
nella via lattea,lui prova a farci vedere cosa c'è fuori,la sua
chitarra freme,sola,unica,non ammaestrata e sprizza tonalità di
colore mai viste prima dalla musica di quegli anni. HOORAY
BUON ASCOLTO
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