La notte scorsa ho osservato quanto l'uomo sia piccolo davanti all'universo guardando una luna rossa che pian piano scompariva sotto i colpi dell'eclissi che vedeva lei e lei sola come protagonista. L'ho vista scomparire come l'uomo scompare ogni qualvolta si prova ad interrogare su quanto conti veramente in questo agglomerato infinito che ci circonda. Ho tenuto lo sguardo fisso verso il cielo, con il mento in alto: rapito, ammaliato, obliando la mia mente e scordandomi di tutto per le ore passate con il naso all'insù a guardare una luce vivida, non timida, che illuminava di rosso le stelle e le nuvole che l'assalivano. Poi ho visto salire un'altra luce rossa, quella del sole. Diversa ma allo stesso modo rinnovante. Ecco pensate a quella luce che fa capolino da oriente e associateci questa canzone che è partita dal mio soundcloud per spargersi nelle mie orecchie. Nelle mie e in quelle di nessun altro. L'artista è
Thrupence (al secolo
Jack Vanzet, producer e visual artist di Melbourne, Australia) e ha caricato questa traccia proprio mentre nel mio cielo usciva una "nuova luce". Coincidenza? No, connessione. Qualcuno mi pensa? Sa tutto tantissimo di rinascita. Mia, tua, nostra, vostra rivoluzione.
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